Lo stupendo fronte barocco, realizzato in pietra carparo locale, fu voluto, attorno al 1760, da un ricco e nobile giureconsulto della famiglia Tafuri, originaria di Matino, con l’intento di sottolineare nel contesto sociale e urbano le prerogative di rango, in un periodo in cui la emergente e danarosa borghesia, dedita ai lucrosi commerci di olio cominciava ad insidiare i secolari privilegi della nobiltà cittadina.
Le sue linee barocche sono influenzate da uno spiccato gusto decorativo che si esprime in una minuziosa cura dei particolari, come nella lapidea frangia nappata flessuosamente cadente sui bordi dei semi frontoni del portale. Inusitata, nel contesto architettonico locale, la presenza di finestre ovali graziosamente corniciate al piano basso mentre spagnoleggianti sono le ferrate balconate. La proprietà di questo edificio restò in mani della famiglia Tafuri che la possedeva sul finire del XIX secolo, passò poi ai Renna ed oggi si detiene dal colonnello Vittorio Cantù.
Testo originale – Elio Pindinelli
Traduzione in lingua inglese a cura di Rocco Merenda
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.