Questa Confraternita, oggi nella chiesa ex conventuale dei Padri Minimi di S. Francesco, era un tempo organata nell’antico oratorio collocato ai piedi del bastione di S. Francesco.
Costituita nel 1647 sotto il titolo di S. Maria ad Nives, ovvero del Cassopo, ebbe a sodali i mastri ferrai e promotore del culto la famiglia nobile gallipolina dei Venneri.
Abbattuta la vecchia chiesa, minata dai marosi, nel 1813 la confraternita ottenne la concessione dell’attuale chiesa di S. Francesco di Paola confiscata dallo Stato in seguito alla legge di soppressione degli Ordini religiosi contemplativi.
Tale chiesa risulta eretta attorno al 1630 ed ingrandita a cura e spese del Castellano spagnolo di Gallipoli, Giuseppe della Cueva che fece costruire il presbiterio e il nuovo altare maggiore e la sacrestia.
Al suo interno vi sono collocati 7 altari laterali con bei retabli barocchi in pietra leccese ed in legno intagliato, con interessanti dipinti del XVII e XVIII secolo.
Il grande arco del presbiterio è minutamente decorato in oro zecchino. Di scuola giordanesca è il dipinto collocato dietro l’altare maggiore raffigurante il transito di S. Giuseppe.
Della vecchia chiesa si conserva una “Pietà” a graffito e carboncino ed un volto di S.Maria ad Nives su legno. Sul controprospetto vi è la cantoria, con organo del XIX secolo.
Testo originale – Elio Pindinelli
Traduzione in lingua inglese a cura di Rocco Merenda
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