All’isolato Mazzuci si è successivamente costruito il nuovo Conservatorio, con i contributi del Comune e di numerosi benefattori.
Il gesuita padre Onofrio Paradiso, dettò le regole con lo scopo di raccogliere e educare le fanciulle povere della città conservandone la purezza e la dignità.
Successivamente si è ampliata l’originaria chiesetta piccola ed angusta, fino ad arrivare al modo che attualmente si vede.
Ha un’ampia volta a padiglione ma è completamente disadorna tranne le numerose statue in cartapesta.
Testo originale – Elio Pindinelli
Traduzione in lingua inglese a cura di Rocco Merenda
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