Giovan Carlo Coppola

Giovan Carlo Coppola

Nato a Gallipoli nel 1599 da nobile e illustre famiglia, completò in patria gli studi di retorica, filosofia e teologia. Ebbe forte vocazione sacerdotale e doti straordinarie di poeta. Trasferitosi a Napoli si fece apprezzare come valente poeta estemporaneo, conquistando il titolo di poeta di corte presso il duca di Osuna, Viceré del regno dal 1616 al 1620. Discepolo di Tommaso Campanella che seguì a Roma, dove conquistò maggiore fama e stima. Si stabilì poi a Firenze dove pubblicò il suo primo poema sacro, “Maria Concetta”, che gli procurò da parte di Papa Urbano VIII il lusinghiero titolo di “Tasso sacro”. Nel 1636 il poema cadde sotto la censura romana che lo costrinse a una edizione epurata e corretta stampata a Napoli nel 1649, cui seguirono altre. Entrò nelle simpatie del Granduca Ferdinando II che lo volle a palazzo come poeta di corte. In suo onore il Coppola compose in soli sette giorni “Le Nozze degli Dei” (Firenze 1637) che, sottoposta al giudizio di Galileo Galilei ne ottenne lusinghiero accoglimento. Musicata da cinque compositori fiorentini coordinati dal maestro Rondinelli, fu posta in scena 1’8 luglio 1637 nel cortile degli Ammannati in Palazzo Pitti, con le scenografie di Alfonso Parigi, in occasione delle nozze di Ferdinando con la principessa d’Urbino Vittoria delle Rovere. Urbano VIII lo nomiò arciprete di Terlizzi, e nel 1643 vescovo di Muro in Basilicata. Portò a termine nel 1950 “Il Cosmo o vero L’Italia trionfante”, un poema sacro dedicato a Ferdinando II, stampato a Firenze e “La verità smarrita ovvero Il filosofo illuminato”, dedicata a Innocenzo X.

[Tratto da: Il grande Salento per immagini (Storia - Arte - Cultura - Tradizione GALLIPOLI) Testi a cura di Elio Pindinelli, Edito da Il Salentino Editore]