Il centro storico di Gallipoli come patrimonio dell’Unesco
Il centro storico di Gallipoli è stato proposto come patrimonio dell’Unesco grazie alla sfida lanciata da Toti Magno, un appassionato fotografo di Gallipoli.
Non è la prima volta che la città si candida per questo riconoscimento; infatti, un tentativo simile era stato avviato nei primi anni 2000, ma senza successo. Tuttavia, in quel caso, la proposta riguardava l’intera città, mentre ora si concentra solo sul centro storico.
Nonostante alcune polemiche, il dibattito sulla nuova proposta è già iniziato. Per Toti Magno, questa è diventata una vera missione; una battaglia da combattere con determinazione per portare la questione alle autorità competenti e far avanzare il processo, tutt’altro che facile.
Nonostante le sfide, Magno continua a insistere nella sua causa. Ha addirittura creato una pagina Facebook chiamata “Gallipoli Patrimonio Unesco” otto anni fa; l’obiettivo era quello di sensibilizzare il mondo e ottenere sostegno per la candidatura della città. La pagina riguarda Gallipoli ed il suo prezioso centro storico e mostra fotografie che narrano l’arte, la cultura, la bellezza, la luce e i profumi di una terra che è stata descritta come “benedetta da Dio”.
Il parere del parroco e delle associazioni
Don Piero de Santis, parroco della basilica concattedrale di Sant’Agata nel centro storico, condivide il sentimento di apprezzamento unanime per il patrimonio spirituale, culturale e naturale di Gallipoli, in particolare per il suo centro storico. Egli sottolinea quanto sia importante custodire e tramandare quest’eredità alle generazioni future e descrive il centro storico come uno scrigno che racchiude una ricca tradizione religiosa, civile e culturale.
È uno spazio in cui si verifica un costante scambio di valori umani e cristiani, nonché un luogo che permette l’uso sostenibile delle risorse territoriali e marine, preservando al contempo la diversità biologica. Per tutte queste ragioni, don Piero de Santis ritiene che il centro storico possieda tutte le caratteristiche necessarie per essere proposto come patrimonio dell’Unesco.
Il presidente dell’associazione Abitanti e Amici del Centro Storico, Roberto Piro, interviene sull’argomento definendo l’idea “ottima e condivisibile”. Egli riconosce il centro storico di Gallipoli come una realtà che merita il riconoscimento universale come patrimonio dell’umanità e che deve essere preservata per le generazioni future.
Tuttavia, ciò richiede provvedimenti significativi in grado di “riparare” la situazione degli anni in cui il centro storico è stato trascurato. Attualmente, la sua bellezza è oscurata da strati di indifferenza e abusi di vario genere. I suoi monumenti e panorami più suggestivi sono danneggiati e offuscati da speculazioni e mancanza di rispetto verso questi luoghi.
Piro sottolinea la necessità di un lavoro di recupero, simile a quello di un sito archeologico nascosto, per restituire al centro storico la sua bellezza originaria e straordinaria.
Il dibattito
Nel frattempo, il dibattito sta guadagnando sempre più risonanza sulla pagina Facebook. Molte persone sostengono che la città vecchia dovrebbe cambiare direzione rispetto alla sua attuale enfasi sul turismo fugace. C’è una crescente convinzione che, dopo i periodi di alta stagione turistica, Gallipoli dovrebbe evitare di trasformarsi in una città fantasma durante l’inverno.
In linea generale, c’è un forte entusiasmo da parte di molti.
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