Emanuele Barba

Emanuele Barba

Emanuele BarbaNacque a Gallipoli l’11 agosto 1819. Trasferitosi all’età di 10 anni a Napoli, presso gli zii Gaetano Brudesini, Consigliere della Suprema Corte di Giustizia, e Tommaso Barba, Presidente di Gran Corte, studiò lettere e filosofia presso la scuola di Basilio Puoti, Entrato per concorso nel Collegio medico-cerusico di Napoli, ottenne ben presto il posto di aiutante-preparatore presso la cattedra di anatomia.
Rientrato a Gallipoli esercitò la professione di medico-chirurgo, non disdegnando l’insegnamento privato di scienze e lettere. Nominato, nel 1848, Direttore dell’Ospedale Provvisorio, in occasione dell’epidemia di tifo, manifestò la sua grande abnegazione nella cura degli ammalati. Ricevette lodi e pubblici riconoscimenti, rinnovati con la medaglia d’oro offerta dall’amministrazione comunale, in occasione dell’epidemia colerica, scoppiata a Gallipoli nel 1886.
Impegnato sul fronte politico, esplicò un forte impegno a favore delle classi più umili e diseredate, partecipando attivamente alla vita amministarativa della città e ai movimenti risorgimentali. Per le sue idee, nel 1852, subì l’esilio e il carcere. Dopo l’Unità d’Italia si dedicò all’insegnamento presso il locale ginnasio e la scuola tecnica, meritandosi gli incarichi di Soprintendente scolastico, di Assessore delegato alla pubblica istruzione e di Direttore delle scuole serali e festive degli adulti.
Nel campo delle lettere, manifestò fin da giovane una particolare predilezione per l’epigrafia latina, per la poesia e il dialetto locale. Numerose le opere edite e quelle rimaste inedite, tra cui “Scrittori ed uomini illustri di Gallipoli” e “Proverbi e motti del popolo gallipolino”. Nel campo delle scienze conquistò particolare benemerenza con la fondazione del Gabinetto zoologico-mineralogico, costituendo il primo nucleo del museo civico di gallipoli, da lui stesso fondato ed oggi a lui intitolato.
Morì a Gallipoli il 7 dicembre 1887, lasciando ai posteri un imperituro ricordo dei suoi grandi meriti di letterato, patriota e uomo di scienza.

[Tratto da: Il grande Salento per immagini (Storia - Arte - Cultura - Tradizione GALLIPOLI) Testi a cura di Elio Pindinelli, Edito da Il Salentino Editore]

 

Giovan Battista Crispo 1550 circa – 1598 circa
Stefano Catalano 1553 circa – 1620 circa
Bernardino Amico
Giovan Carlo Coppola 1599 – 1652
Tommaso Briganti 1691 – 1762
Filippo Briganti 1724 – 1804
Giovanni Presta 1720 – 1797
Giandomenico Catalano 1560 circa –
Giovan Andrea Coppola 1567 – 1599
Giorgio da Gallipoli
Leonida Tonelli 1885 – 1946
Eugenio Vetromile 1819 – 1881
Tommaso Fiore 1884 – 1973
Emanuele Barba 1819 – 1887