Risultati della rissa tra tifosi di Gallipoli e Nardò
Dopo gli scontri avvenuti al termine del derby tra Gallipoli e Nardò lo scorso 18 febbraio, sono state applicate severe sanzioni ai tifosi coinvolti. L’attività investigativa delle autorità di Nardò e Gallipoli, insieme alla Divisione Anticrimine, ha permesso di concludere le indagini sugli scontri violenti avvenuti fuori dallo stadio di Gallipoli. La partita, valida per la 23ª giornata di Serie D, è terminata con una vittoria di 2-0 per il Gallipoli, ma gli scontri successivi hanno offuscato la gioia di quella domenica che aveva riportato tante famiglie sugli spalti. Durante gli scontri nel parcheggio dello stadio, un 27enne di Nardò è rimasto ferito alla testa e diversi altri sono stati coinvolti.
Sedate le violenze, gli agenti hanno identificato e fermato immediatamente tre tifosi ospiti che avevano partecipato ai tafferugli e presentavano evidenti segni di scontro fisico. Tra questi, il conducente di un’auto è stato posto agli arresti domiciliari per resistenza aggravata a pubblico ufficiale. Successivamente, ha patteggiato una pena di 4 mesi, sospesa, e gli è stato emesso un divieto di partecipazione agli eventi sportivi della durata di 3 anni.
Ad oggi nel complesso sono state emesse dieci nuove restrizioni di partecipazione agli eventi sportivi, equamente distribuite tra i sostenitori del Nardò e del Gallipoli e 5 ordinanze di allontanamento obbligatorio della durata che va dai18 mesi fino ai tre anni.
Due ultras, uno del Gallipoli e uno del Nardò, hanno ricevuto il divieto di partecipazione agli eventi sportivi, validi per sei e cinque anni, entrambi accompagnati dall’obbligo di firma, essendo stati precedentemente coinvolti in episodi simili quando uno dei due era ancora minorenne.