Maxi-inchiesta Guardia di Finanza: reazioni politiche del consigliere Spada e degli attivisti M5S
Dopo gli arresti avvenuti nelle scorse ore, Gallipoli è piena di interrogativi. Sulla vicenda si sono espressi il consigliere Matteo Spada e gli attivisti gallipolini del MoVimento 5 Stelle, sottolineando che la legalità non può e non deve essere un’illusione.
Il consigliere Matteo Spada
“Da gallipolino devo dire che le notizie apprese fanno male e mortificano chi questa città la ama e pensa che fatti come questi non si debbano mai leggere. La speranza è che ognuno dei coinvolti possa difendersi facendo valere le proprie ragioni mentre confidiamo sicuramente nel lavoro silenzioso e certosino della magistratura. Politicamente credo che i cittadini abbiano bisogno di una presa di posizione, da parte dell’autorità politica di governo, che possa fare chiarezza al fine di non far venir meno la fiducia che il cittadino ripone nelle istituzioni. Tutto questo anche per stemperare questa aria di preoccupazione e di smarrimento calata in città”.
Questo è quanto affermato da Matteo Spada, consigliere del gruppo politico “Cantiere 73014” attualmente all’opposizione nell’assemblea consiliare.
Il Movimento 5 Stelle
“Apprendiamo con un sentimento di rammarico e frustrazione degli ultimi eventi di cronaca che coinvolgono Gallipoli, la nostra cittadina. Fatti incresciosi e negativi per l’immagine della città. L’indagine della locale Procura pare coinvolgere l’attuale Presidente dell’Ente Parco di Gallipoli, nonché ex Presidente del Consiglio comunale, per il quale sarebbe evidentemente auspicabile una immediata e almeno temporanea sospensione dall’incarico pubblico da parte del sindaco Minerva, due ex consiglieri comunali di maggioranza, di cui uno assessore al Turismo, noti imprenditori operanti nel nostro territorio e finanche alcuni esponenti e dirigenti dell’ufficio tecnico comunale ed esponenti delle forze dell’ordine.
Fatti da censurare che, qualora dovessero essere accertati, confermerebbero inaccettabili interferenze nella corretta gestione della cosa pubblica. Condanniamo fermamente tali condotte, che mai vorremmo ascoltare accostate alla città di Gallipoli, come a qualunque altro Comune. Confidiamo nella magistratura affinché faccia chiarezza e applichi le pene idonee per coloro che infrangono le regole e infangano l’immagine di Gallipoli e dei suoi cittadini.
Chiediamo a gran voce al sindaco Minerva di prendere ufficialmente e concretamente le distanze da quanto sembra essere avvenuto, sospendendo dalla pubblica attività le persone coinvolte”.
Così in una nota gli attivisti del MoVimento 5 Stelle di Gallipoli, all’indomani della notizia della maxi-inchiesta sulla pubblica amministrazione, che vedrebbe indagati 51 soggetti, tra imprenditori, tecnici, politici e appartenenti alle forze dell’ordine salentini.